“Nei neonati la plagiocefalia è un problema frequente, sempre più diffuso. Potrebbe essere legato all’età avanzata della mamma in gravidanza o ai parti prematuri. Le donne oggi vivono la maternità sempre più tardi, partoriscono dai 35 ai 45 anni, e hanno certamente tessuti meno elastici rispetto alle ventenni. I feti, quindi, si ritrovano all’interno di ambienti che creano costrizioni”. Parlerà anche di questo Maurizio Montoro, osteopata D.O., al Venerdì culturale su ‘Osteopatia: il corpo nei disturbi sensoriali dell’età evolutiva’, promosso dalla Fondazione Mite in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia (IdO), in programma venerdì 10 luglio alle 21 sulla piattaforma Google Meet.
“La plagiocefalia, essendo una deformazione delle placche craniche, spesso crea una sorta di distorsione della zona occipitale, una zona che è legata a quella vestibolare. Sarebbe idoneo- conclude Montoro- che tutti i neonati venissero trattati dall’osteopata”.
Oltre a Montoro, al Venerdì culturale Mite-IdO parteciperanno Roberto Pagliaro, osteopata direttore dell’Osteopathic College di Trieste e dottore in fisioterapia; Andrea Manzotti, osteopata e fisioterapista, socio fondatore della scuola di osteopatia SOMA di Milano, fondatore dell’ambulatorio di osteopatia pediatrica e neonatale dell’ASST di Vimercate, lavora nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale dei Bambini ‘Vittore Buzzi’ di Milano; e Giuseppe Denaro, chinesiologo e osteopata. Coordineranno la tavola rotonda Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO, e Alessandro Laurenti, osteopata docente dell’Osteopathic College di Trieste e della Scuola di Osteopatia Pediatrica CERDO, che da 15 anni lavorano insieme con i bambini con disturbi dello spettro autistico.
Per avere informazioni sulle modalità di partecipazione basta scrivere a scuolapsicoterapia@fondazionemite.org